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I nostri Comuni
Comune Provincia Anno Attivazione
Albaredo Arnaboldi PV 1987
Borgo Priolo PV 1984
Broni (alcune frazioni nella zona oltre la ferrovia verso Pavia) PV 1987
Campospinoso PV 1987
Casteggio (loc Sgarbina e linee di confine con comuni adiacenti) PV 1985
Godiasco PV 1972
Montebello della Battaglia PV 1962
Portalbera PV 1977
Redavalle PV 1963
Rivanazzano Terme PV 1967
Salice Terme PV 1972
San Cipriano Po PV 1987
Santa Giuletta PV 1963
Stradella (alcune frazioni nella zona oltre la ferrovia verso Portalbera) PV 1988
Torricella Verzate PV 1985
Castellar Guidobono AL 1986
Tortona (attivo dal 1973 al 1982) AL 1973
Viguzzolo AL 1968
Cherasco e Roreto di Cherasco CN 1984
Monticello d'Alba CN 1985
Narzole CN 1990
La nostra storia
Libarna nasce il 13 Giugno 1964.
Il nome della Società di Distribuzione diventa LEnergie S.p.A. con variazione denominazione sociale nel 2016
Quasi sessant’anni di attività: un traguardo di assoluto prestigio per una Società nata quasi per scommessa dalla volontà e dalla tenacia dell’Ing. Filippo Carini, un personaggio tanto intraprendente quanto “scomodo”. Sin dai primordi LEnergie ha legato le sue vicende a quelle dei territori serviti e ha saputo evolversi nel tempo sino a diventare un elemento propulsivo per l’economia e lo sviluppo del territorio stesso.
Filippo Carini, classe 1926, è stato un uomo di fine cultura classica, impetuoso e “sanguigno”, che lungi dall’abbattersi, si esaltava di fronte ad ostacoli che ad altri potevano sembrare di primo acchito insormontabili. Un profondo conoscitore e trascinatore di uomini, sapeva motivare e coinvolgere con la forza delle proprie idee chi gli stava accanto.
Insieme continuiamo a intendere i suoi ideali come elementi caratterizzanti dell’odierna LEnergie S.p.A., a pensare e realizzare nuovi progetti.
Forte del proprio passato e della propria esperienza, con caparbietà stiamo facendo vela verso un futuro che promette di essere ancora più luminoso
…ad maiora!!
( Testo della introduzione dalle parole di Maddalena Carini, figlia del fondatore Filippo Carini )
La nostra sede
LEnergie S.p.A. ha sede nel “Castello Rosso”, in VILLA BELLISOMI.
Gaetano Bellisomi nel 1743 decise di costruire a Montebello l’attuale villa e incaricò il famoso architetto Francesco Croce di redigere il progetto; subito iniziano i lavori terminati nel 1747.
La Villa é sita sul promontorio più occidentale dell’antico borgo di Montebello ed è immersa nella calma di un parco di querce e cedri secolari. Dal suo belvedere si domina tutta la pianura dell’Oltrepò Pavese fino a Pavia.
Il nostro nome
La nostra Società ha trovato il proprio nome per puro caso.
Tanti anni fa, negli intervalli di tempo libero, mio padre aveva iniziato a fare puntate in automobile nei paesi della zona, per interpellare alcune Amministrazioni Comunali sulla possibilità di costruire qualche modesta rete del gas per usi civili.
Un giorno, durante queste sue peregrinazioni al confine fra Piemonte e Liguria, sulla strada per Genova, vide un segnale stradale che indicava la vicinanza di scavi che avevano messo in luce la Città romana di Libarna.
Mentre stava osservando gli scavi della Città romana, si rese conto che era alla ricerca anche del nome da dare alla nascente Società.
Un nome che ricordasse la storia romana poteva essere di buon auspicio e aiutare il fatto che la Società, all’epoca, non aveva una sua Storia alle spalle.
Se papà volle chiamare la nuova società “LIBARNA” (come l’antica città romana del basso Piemonte) poichè essa, all’epoca, non aveva alle spalle una propria storia che ne legittimasse l’esistenza, oggi Libarna ha una bellissima storia fatta di uomini, di donne, e di successi
Forte del proprio passato e della propria esperienza, con caparbietà stiamo facendo vela verso un futuro che promette di essere ancora più luminoso
( Testo della introduzione dalle parole di Maddalena Carini, figlia del fondatore Filippo Carini )
Preghiera a Santa Barbara – Patrona dei gasisti
Si riporta di seguito, per buon augurio e in memoria di Maddalena Carini, la Preghiera a Santa Barbara – Patrona dei gasisti
Iddio, che illumini i cieli e colmi gli abissi,
arda nei nostri petti, perpetua, la fiamma del sacrificio.
Fa’ più ardente della fiamma il sangue che ci scorre nelle vene,
vermiglio come un canto di vittoria.
Quando la sirena urla per le vie della città,
ascolta il palpito dei nostri cuori, votati alla rinuncia.
Quando a gara con le aquile verso di te saliamo,
ci sorregga la tua mano piegata.
Quando l’incendio irresistibile avvampa,
bruci il male che s’annida nelle case degli uomini,
non la ricchezza che accresce la potenza della Patria.
Signore, siamo i portatori della Tua croce e
il rischio è il nostro pane quotidiano.
Un giorno senza rischio è non vissuto, poiché
per noi credenti la morte è vita, è luce:
nel terrore dei crolli, nel furore delle acque,
nell’inferno dei roghi, la nostra vita è fuoco,
la nostra fede è Dio.
Per Santa Barbara martire.
Così sia.
Santa Barbara si festeggia il 4 dicembre. La martire del fuoco è protettrice di pompieri, artificieri e marinai perché secondo la tradizione morì martire nel 306 d.C. dopo essere stata rinchiusa in una torre dal padre Dioscoro, che non voleva si consacrasse a Dio.
È anche invocata contro saette ed esplosioni. Il motivo? Un fulmine colpì il suo carnefice, che la uccise perché non accettava la sua conversione al cristianesimo.
Santa Barbara viene invocata contro la morte improvvisa per fuoco, contro i fulmini e le esplosioni.
Esplosivi e armi vengono tenuti in depositi che si chiamano, non a caso, la “SantaBarbara”.
È la patrona di artificieri, Vigili del fuoco (la preghiera dei Vigili del Fuoco recita “La nostra vita è il fuoco, la nostra fede è Dio per Santa Barbara Martire!“), minatori, marinai, basisti, artiglieri, architetti, ingegneri ambientali, muratori, campanari, ombrellai.
Per festeggiarla c’è chi spara a salve in aria e chi visita le caserme dei Vigili del fuoco.